Il massaggio thailandese del piede ha origini antichissime, potrebbe essere messo in relazione allo sviluppo della cultura cinese risalente a più di 3.000 anni fa. Infatti, secondo la medicina tradizionale cinese, lungo il corpo umano scorrono dei canali di energia detti meridiani (analoghi a vasi o ad arterie) che formano un sistema organico. Si tratta di flussi energetici non riscontrabili direttamente a livello sensoriale.

Sulla pianta del piede esistono dei punti riflessi che se stimolati in modo corretto innescano un processo di auto-guarigione dell’organismo. La stessa teoria la si ritrova nella cultura indiana e quella thailandese, nelle quali vengono utilizzati dei termini differenti ma il concetto e le sue applicazioni sono le medesime. Il Thai foot massage si basa dunque sull’esistenza di linee di energia invisibili che percorrono tutto il nostro corpo e che in questo caso prendono il nome di “Sen”. In ayurveda questi canali vengono definiti con il termine di “Nadi”.

Durante questo massaggio vengono trattati i piedi (in realtà si arriva fino al ginocchio) con le mani e con l’aiuto di uno bastoncino di legno levigato che serve, con frizioni e pressioni, a stimolare i punti energetici e riflessi in tutto il corpo.