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Charaka Samhita, testo fondamentale dell’Ayurveda
L’Ayurveda è l’arte medica naturale più antica che l’uomo abbia mai conosciuto e il suo nome deriva dall’assemblamento di due parole, Ayus e Veda (Conoscenza della vita).
Attraverso la conoscenza della vita, infatti, l’Ayurveda è capace di migliorare ogni aspetto che caratterizza la vita di un individuo, dal punto di vista:
- Psichico;
- Spirituale;
- Fisico;
- Patologico, ovvero ciò che non è in salute.
Secondo questa scienza, infatti, la salute non è solo assenza di malattia ma una sorta di continuo appagamento e benessere, uno stato di felicità sia a livello fisico che psichico.
Il Charaka Samhita e le origini della medicina Ayurveda
Diffusosi primariamente in India e nei paesi limitrofi per poi protrarre le sue conoscenze anche nell’emisfero boreale, la medicina Ayurvedica ebbe inizio intorno al 5000 a.C. con una serie di argomenti che si rivelarono poi all’avanguardia e che possiamo trovare nei testi sacri antichi e autorevoli come il Charaka Sahmita e il Sushruta Sahmita. Purtroppo, è difficile stabilire con esattezza l’epoca di entrambi i volumi a causa di mancanza di riscontri storici, ma si pensa che la loro origine possa risalire tra il VI e al VII secolo a.C.
All’interno dei volumi, inoltre, sono descritte le otto parti prettamente di carattere medico che compongono l’Ayurveda, ovvero:
- Kaya, ovvero la medicina generale;
- Shalya, ovvero la chirurgia;
- Salakya, ovvero il trattamento delle malattie a orecchie, naso, gola e occhi;
- Bhuta Vidya, ovvero la la psicologia e la psichiatria;
- Kaumara Bhritya, la conoscenza della pediatria;
- Agada, ovvero la tossicologia;
- Il Rasayana, la scienza del ringiovanimento;
- Vajikarana, la sessuologia.
L’Ayurveda e la medicina: come la natura può migliorare la nostra salute
Come visto nel precedente paragrafo, i volumi che descrivono l’attività ayurvedica parlano espressamente di una terapia collegata alla medicina.
Generalmente,infatti, è utilizzata l’espressione di medicina ayurvedica per indicare un metodo terapeutico naturale che può permettere il miglioramento della propria salute fisica e psichica attraverso:
- La prescrizione di preparati a base di erbe e sostanze naturali;
- Le terapie di purificazione e rilassamento;
- I Massaggi abbinati alla cosmesi.
L’Ayurveda ci permette di conoscere l’essenziale per mantenere l’equilibrio del funzionamento di mente e corpo, migliorando la memoria della parte illimitata e acquisendo maggiore consapevolezza della propria natura.
Il Charaka Samhita e le origini
All’interno di questo volume, si racconta che quando sulla Terra comparvero le malattie, ostacolatrici della vita degli esseri viventi, un gruppo di saggi provenienti da ogni parte del mondo e mossi da una forte compassione, si riunirono alle pendici dell’Himalaya per porre rimedio al problema. Entrarono in meditazione e trovarono l’aiuto di Indra, il Signore degli Dei, che li avrebbe istruiti sulle modalità per contrastare le malattie. Solo uno di loro Bharadvaya fu deputato per andare da Indra e, al suo ritorno, insegnò a sei discepoli di Atreya la conoscenza di questa nuova terapia e ognuno scrisse un libro a proposito. La maggior parte di questi documenti andarono persi ma solo l’opera di Agnivesa, o perlomeno una sua parte, è giunta a noi tramite il Charaka Samhita.
Un’altro racconto, invece, racconta che il medico degli Dei, Dhanvantari, fu mandato sulla Terra da Indra per diffondere la sua conoscenza in materia medica. Tra i suoi discepoli, Sushruta divenne quello maggiormente esperto tanto che scrisse un trattato di Ayurveda noto come Sushruta Samhita. Questo documento riguardava in particolar modo la chirurgia e le virtù che dovevano essere presenti nel medico che si sarebbe occupato di Ayurveda, ovvero:
- La prova pratica (Kriya);
- La logica (Tarka);
- La scienza (Vijnana);
- La memoria (Smriti);
- L’adattabilità (Tatparata);
- La conoscenza (Vidya).
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