I Panchamahabhoota sono un gruppo di cinque elementi basici che, secondo la religione Induista, sarebbero alla base di tutte le creazioni cosmiche.
Questi elementi sono:
- Prithvi, la terra
- Ap/Jala, l’acqua
- Agni, il fuoco
- Vayu, l’aria
- Aakash, etere (spazio).
Questi elementi possiedono differenti caratteristiche e si trovano alle fondamenta di differenti facoltà dell’esperienza umana.
Secondo l’Ayurveda, infatti, non solo il cosmo deriva dai Panchamahabhoota ma anche i vari sistemi che compongono il corpo umano.
I profili
L’etere
Aakash o l’etere è un elemento presente ovunque: ove vi sono spazi vuoti, infatti, lui si impone in maniera preponderante.
È composto dal 50% dall’udito e, in percentuale simmetrica anche dagli altri quattro elementi.
L’etere si identifica nell’udito e, proprio tramite esso, acquisisce le caratteristiche del suono, dell’espansione illimitata e leggera nonché dell’integrazione e della chiarezza.
Nel corpo umano è connesso con l’orecchio, organo dell’equilibrio e del suono mentre occupa il suo spazio in tutti gli organi in cui si pone un vuoto: il tratto intestinale e gli spazi intercellulari.
L’etere è relazionato con il gusto amaro e con l’inverno (Shishir).
Le sue particolarità lo contraddistinguono come pochi altri: la leggerezza dell’aria e la morbidezza dell’acqua, infatti, creano un connubio a dir poco perfetto proprio come l’aria e l’acqua presente nel nostro corpo. Al primo disequilibrio cominciano a risentirne i soggetti, così come l’uomo subisce la formazione di edemi.
L’aria o il vento
L’aria o Vayu è la Potenza. Preserva infatti la nostra sopravvivenza e quella della natura. L’aria, infatti, possiede molte sostanze fondamentali per la nostra respirazione e la nostra vita come l’ossigeno ed è responsabile di tutti i movimenti in natura in quanto forza esogena.
Questo elemento è composto dal 50% dal tatto e dal 12,5% dagli altri quattro elementi e corrisponde al senso tattile: controlla, infatti, tutte le attività del corpo, le pulsazioni e tutti i componenti gassosi. La qualità gustativa a cui è associato è l’amaro.
La miglior rappresentazione della combinazione tra aria ed etere è il Vata Dosha.
Se i primi due elementi sono associati all’ inverno, la primavera (Vasanta) e l’estate (Greeshma) sono rappresentate dall’ Aria e terra e dall’ aria e Fuoco.
Il fuoco
L’energia del Sole è la principale fonte di energia in natura. Il Sole, infatti, permette lo sviluppo del nostro ecosistema nonchè il funzionamento delle nostre capacità fisiche e mentali.
Senza dubbio, quindi, è possibile confermare quanto sia essenziale per la sopravvivenza della nostra vita: tutti i processi metabolici, infatti, derivano dalla luce, causa dell’ evaporazione dell’acqua e la formazione delle nuvole.
Il fuoco si contraddistingue per:
- La leggerezza;
- Il calore;
- La secchezza;
- La luminosità;
- L’alta velocità con cui pervade non solo l’ambiente ma anche il corpo.
Il gusto che, più di altri, gli appartiene è il pungente o il leggeremente aspro.
Nel corpo umano, il fuoco è associato alla vista.
Agni è assiduamente presente nell’ambito gastronomico. È molto spesso, infatti, ingrediente principale nella dieta bilanciata Ayurveda ove è generalmente previsto il consumo di zenzero, pepe ed aglio.
Il pitta Dosha è la sua manifestazione nel corpo.
La terra o I solidi.
La terra è l’origine della nostra vita sociale e familiare: è proprio dalla terra, infatti, che partiamo per costruire le nostre abitazioni con l’intento di ripararci e proteggerci dai fenomeni atmosferici e dai pericoli esterni. Allo stesso modo è dalla terra che nasce il nostro approvvigionamento e per la nostra famiglia.
La terra è costituita dal 50% dall’Olfatto (Gandha) e dal 12,5% dagli altri 4 elementi.
La terra si contraddistingue per:
- Il suo essere grossolano;
- La durezza;
- La lentezza;
- La tangibilità.
E’ associata ad un gusto dolce e leggermente astringente.
Tutti gli organi e le sostanze solide del nostro corpo sono dominate dall’elemento Terra così come gli alimenti di cui ci cibiamo come il riso, il grano e la carota.
Kapha dosha è composta dagli elementi terra e acqua
L’acqua o aap
L’acqua è la sostanza che ci permette di condurre una vita sana e completa. Non solo dal punto di vista ayurveda infatti, è riconosciuta l’importanza dell’acqua presente nel mare, nei laghi, pozzi, nuvole e pioggia per il nostro sostentamento e per quello dell’intero ecosistema. Principalmente, ha un effetto mitigante sulla temperatura ambientale, poichè con la sua freschezza riesce a schiarire anche il caldo più torrido.
Aap è composta per il 50% dal gusto (rasa) e dal 12,5% dagli altri quattro elementi e si contraddistingue per:
- La fluidità ;
- La snellezza;
- L’umidità;
- La viscidità;.
Grande è l’apporto dell’acqua nel corpo umano: i fluidi corporei come il sangue, la linfa, l’urina e il sudore così come i tessuti grassi sono le manifestazioni dell’acqua nel corpo.
Dal punto di vista dei sapori, l’acqua è legata al gusto dolce (Madhura Rasa) e il suo effetto è calmante, stimolante e nutriente.
I Panchamahabhootas e il ciclo della vita
Il corpo umano contiene in sé tutti i cinque elementi di cui abbiamo parlato sinora.
Tutti e cinque si rivelano importantissimi per il nostro sviluppo e il nostro benessere e sono già presenti durante lo sviluppo fetale. Durante il concepimento e la fecondazione del feto, infatti, Aakash produce spazio per la crescita, l’Aria (Vayu) porta la divisione cellulare, mentre Agni velocizza e valorizza il metabolismo, mentre la terra e l’acqua in maniera costante forniscono cibo e l’equilibrio fluido.
Aria, etere, fuoco, acqua e terra sono gli elementi, inoltre, da cui deriva il cibo che sono digeriti dai loro rispettivi enzimi (bhootagnis) e subito dopo l’assimilazione, rimpiazzano i rispettivi elementi consumati nei vari tessuti e organi. Anche dopo la vita, i cinque elementi si riassociano alla loro linfa vitale: il corpo si decompone e si mescolano con i cinque elementi, terminando il ciclo e attendendone uno nuovo.
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